I FIORI DI BACH E I SETTE GRUPPI – LA PAURA
Tanti anni fa, un medico molto singolare scoprì l’importanza e il peso della vita emozionale in relazione ai disturbi sia mentali che fisici a cui i suoi pazienti andavano incontro. Dopo questa grande intuizione, intraprese un viaggio prima di tutto interiore, e cominciò la sua ricerca, che terminò poco prima della sua morte. Nel corso del tempo, le scoperte che fece lo convinsero ad abbandonare del tutto l’approccio tradizionale della medicina e a concentrarsi solo sulla definizione delle emozioni umane, nell’ottica di trovare dei rimedi naturali e senza alcuna controindicazione che fossero in grado di riportare equilibrio nel vissuto dei suoi pazienti. Camminando incessantemente per le verdi distese dell’Inghilterra, scoprì 38 rimedi floreali, che ancora oggi, anche se è passato molto tempo, ci aiutano ad armonizzare le nostre emozioni e ci supportano se attraversiamo una fase di malattia, accompagnandoci nel riflettere sul suo significato profondo. Il nome di questo medico era Edward Bach.
Bach suddivise i 38 rimedi da lui scoperti in 7 grandi gruppi, il primo dei quali è la Paura.
La paura è una delle prime emozioni che siamo invitati ad armonizzare e superare, perché può bloccare tutta la nostra esistenza, se non impariamo a gestirla.
Abbiamo persino creato un genere artistico, cinematografico e letterario tutto dedicato alla paura: l’horror. Può essere forse che, quelli che sono incuriositi e affascinati da questo genere, siano spinti da un impellente bisogno di sconfiggere le loro paure? E può essere che, proprio grazie a questi film o libri che siano, riescano in qualche modo a superarle, o a immergersi così tanto in esse da divenire ossevatori esterni e disidentificarsi da queste paure? Quel che è certo è che la paura si può presentare con tante facce, in circostanze del tutto diverse e con altrettante diverse sfaccettature.
Il Dr. Bach ce le descrive con ben cinque rimedi: Mimulus, per le paure definite, a cui riusciamo a dare un nome; Aspen, per le paure vaghe, che non riusciamo a definire; Rock Rose, il rimedio di soccorso per lo spavento o il terrore; Cherry Plum, per la paura di perdere il controllo e far del male a noi stessi o ad altri; Red Chestnut, per chi ha sempre paura che possa succedere qualcosa di male alle persone che ama.
Anche io, da piccolo, mi appassionai ai film e alla letteratura horror. Il primo libro in assoluto che acquistai nella mia vita fu A Volte Ritornano di Stephen King, ma uno dei romanzi che mi appassionò maggiormente fu Ectoplasm di Clive Barker. Si trattava in realtà di una raccolta di racconti dell’orrore, e l’incipit del primo era il seguente:
”Non vi è piacere eguale alla paura. Se fosse possibile sedere rendendosi invisibili fra due persone su un treno, in una qualsiasi sala d’attesa o in un ufficio, la conversazione che potremmo udire non farebbe che girare intorno allo stesso argomento. In un primo momento, potrebbe certamente sembrare che la discussione verta su un tema completamente diverso: l’economia nazionale, le vittime degli incidenti stradali, le parcelle sempre più salate dei dentisti. Ma tolte metafore e allusioni, ecco che annidata nel cuore del discorso vi è la paura. Mentre la natura di Dio e la possibilità di vita eterna rimangono nel dimenticatoio, rimuginiamo tutti contenti le minuzie delle nostre miserie. La sindrome non riconosce confini. In vacanza così come al lavoro, si ripete lo stesso rituale. Con l’inevitabilità della lingua che batte dove il dente duole, ritorniamo pedissequamente alle nostre paure. Ne parliamo con la stessa bramosia di un uomo affamato davanti ad un piatto colmo e fumante”.
(Da Ectoplasm – Books of Blood Volume 2 di Clive Barker, 1984)
Parlare continuamente delle nostre paure o pensarci senza sosta non fa che alimentarle, ingigantirle. La cosa migliore da fare per superarle è affrontarle una volta per tutte, una ad una, razionalizzarle, portarle su un piano di realtà. Io avevo terrore dei film horror, così ho cominciato a guardarne tantissimi, fino a quando non ho più provato paura. E la stessa cosa ho fatto con i romanzi horror. Nel frattempo mi sono fatto una cultura!
A volte, per affrontare la paura, occorrono solo 20 secondi di coraggio. Basta avere il coraggio di cominciare ad affrontarla, e poi non sarà difficile accorgersi che l’abbiamo superata così, naturalmente.
Riassumendo, i rimedi per chi ha paura sono: Mimulus, Aspen, Rock Rose, Red Chestnut e Cherry Plum.
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