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AssagioliROBERTO ASSAGIOLI

Quando si comincia una scuola di Psicosintesi, il primo argomento che viene trattato è la biografia di Roberto Assagioli (1888-1974), psichiatra italiano fondatore e divulgatore del modello teorico-pratico psicosintetico. Il racconto della sua vita, oltre che del suo pensiero, mi ha toccato profondamente. Vorrei qui parlarti delle mie personali impressioni e sensazioni in merito ad Assagioli

Ciò che è rimasto dentro di me leggendo e sentendo parlare della sua vita è un’atmosfera. Immagino casa sua come un luogo di calma, ma nello stesso tempo vibrante. Percepisco una vibrazione molto definita, e penso che non doveva essere difficile sintonizzarsi con essa. L’energia che probabilmente si respirava, ha caratteristiche di estrema umanità e accoglienza, ma è anche trascendente, quindi in parte sfuggente. Necessita di tempo per essere assorbita e riutilizzata, portata fuori. 

In un’aria di concentrazione e raccoglimento, mi pare quasi di sentire l’esercizio di disidentificazione recitato con grazia dalla voce di Assagioli, frasi all’apparenza semplici, ma di peculiare profondità. Sento poi risuonare forte il suono che scandiva la fine delle meditazioni, negli anni il cui l’udito di Assagioli non era più al massimo. Quel campanello rende l’ambiente di nuovo umano, con un pizzico di eccentricità, e magicamente riporta sull’assordante piano reale.

Immagino anche feste, ma niente di troppo rumoroso, e un via vai di persone interessate a conoscere meglio se stesse, con differenti problematiche e situazioni da risolvere, con speranze o anche solo Roberto Assagioli 270curiosità, alcune più consapevoli, altre meno. E infine vedo la sera e poi la notte, e Assagioli assorto nei suoi pensieri e nelle sue letture. I pensieri a volte ricordano il figlio. Il tutto sempre in un’atmosfera di grande delicatezza e gentilezza

La vita di Assagioli è variegata e ricca di eventi: la morte del padre a due anni, la madre, teosofa, che si risposa con un medico proveniente da una ricca famiglia ebraica, gli stimoli culturali e mistici che intervengono nella sua formazione. Assagioli viaggia ed entra in contatto con culture diverse, studia testi sacri e filosofici di altri paesi, come ad esempio la Bagavad Gita, impara molte lingue tra cui il sanscrito, e decide di iscriversi a medicina, rivolgendo interesse verso la psichiatria. Conosce Freud e Jung e si avvicina al loro pensiero, e questo lo aiuterà a creare un preciso orientamento, che diventerà anche una filosofia di vita.

In tanti eventi nell’esistenza di Assagioli si respira la necessità di collaborare con l’inevitabile. L’arresto per pacifismo lo obbliga al carcere, lo costringe a decidere come vivere quell’esperienza, affinché possa essergli utile in qualche modo, e la morte del figlio Ilario lo obbligherà un’altra volta a guardare Assagioli-giovane2_0dentro se stesso, per ritrovare la volontà di praticare quella saggezza sorridente e quel buon umore così strettamente connessi alla sua Psicosintesi. 

I temi del viaggio, della scoperta, della ricerca e dell’esperienza sono ugualmente presenti e necessari. La giovinezza soprattutto sembra caratterizzata da un bisogno di conoscenza e approfondimento molto spiccato, che sfocia nelle prime pubblicazioni, risalenti a quando Assagioli aveva appena quindici anni. Tutto questo mi fa pensare a un giovane senza fissa dimora, che si sposta in base al bisogno di scoprire, che va dove c’è la possibilità di approfondire e studiare. 

DSCN1646In età adulta, dopo la guerra, Assagioli torna a casa, e fonda l’Istituto di Psicosintesi a Firenze. Finalmente il suo pensiero può concretizzarsi in un’opera, significativa per il suo valore di diffusione e divulgazione, elementi che interesseranno tutto il resto della sua esistenza.

Da notare come Assagioli non abbia mai reso la Psicosintesi una dottrina, un dogma non modificabile, ma come invece abbia sempre incoraggiato i suoi allievi ad ampliare e completare il lavoro che lui aveva iniziato. In sfondouovocquesto vedo un grande valore di condivisione e apertura, che sovente non appartiene a intellettuali e pensatori. 

Per Assagioli la morte non era nient’altro che un modo di ricominciare a viaggiare, reincarnandosi in una nuova esistenza. E così, se davvero esiste la reincarnazione in cui lui credeva, adesso sarà semplicemente da un’altra parte, magari sempre a ricercare, condividere e diffondere, o magari a fare tutt’altro. 

Per maggiori approfondimenti sulla Psicosintesi e sulla biografia del suo fondatore, ti invito a leggere La Via Della Psicosintesi di Petra Guggisberg Nocelli e Roberto Assagioli di Paola Giovetti

psicosintesi

La psicosintesi è (significa) per me: 1) Formazione e rigenerazione interiore. Autocreazione. 2) Concezione della vita psichica, dottrina scientifica e filosofica. 3) Metodo di cura e di educazione. Attività professionale e “servizio”. (R. Assagioli)

Per maggiori informazioni su di me, visita questo sito, partendo dalla pagina di BENVENUTO.

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