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PAMELA COLMAN SMITH- LA DONNA CHE DISEGNO’ I TAROCCHI

I tarocchi sono un antico mazzo di 78 carte che si compone di tre entità: 22 arcani maggiori, 40 arcani minori e 16 carte di corte. Molte sono le ipotesi storiche sulla loro nascita, ma non se ne conosce la vera origine, così come è ignota l’etimologia della parola tarocco. I mazzi più famosi ancora oggi utilizzati sono i tarocchi di Marsiglia, che divennero popolari intorno al 1700, i tarocchi Rider Waite, pubblicati per la prima volta nel 1909, e il mazzo di Aleister Crowley, stampato nel 1944. L’identità di chi ha disegnato i tarocchi di Marsiglia rimane sconosciuta. Gli altri due mazzi sono stati disegnati da donne

Il mazzo Rider Waite è in assoluto il più diffuso e imitato a livello mondiale. Ha immagini estremamente intuitive e immediate che lo rendono di facile comprensione, ed è un lavoro artistico nel vero e pieno senso del termine, che ha dato luogo a migliaia di reinterpretazioni, tuttora in opera. Disegni come quelli qui sotto sono entrati a far parte dell’immaginario comune, ritagliandosi un posto nell’inconscio collettivo.

Il Matto, sospeso su un burrone con la testa per aria, il Sole, che con i suoi raggi splendenti illumina un nuovo cammino e celebra la vita, e il Mago, che davanti al suo tavolo di strumenti indica il cielo e la terra, sono rappresentazioni archetipiche che tutti conoscono o hanno già visto, anche chi non se ne intende di tarocchi. Il mazzo Rider Waite è presente in svariate pellicole cinematografiche, in serie televisive e pièce teatrali, proprio grazie al suo forte legame con l’arte. Fu commissionato da Arthur Edward Waite, mistico inglese esponente dell’Ordine Ermetico della Golden Dawn, a Pamela Colman Smith, artista bohemien di origini americane ma cresciuta in Inghilterra.

pamelaPamela nacque a Londra nel 1878, da genitori americani. Crebbe a Didsbury, nella periferia di Manchester, una cittadina in piena espansione e un vero e proprio focolaio di emancipazione femminile. Non era facile vivere da immigrati nell’Inghilterra vittoriana. La famiglia era legata al mondo dell’arte, e Pamela frequentò un gruppo teatrale col quale si esibì per anni. Condusse una vita piuttosto atipica per una donna del Novecento. Perse presto la madre e pochi anni dopo il padre, e viaggiò spesso, soprattutto fra l’America e l’Inghilterra. Studiò arte presso il Pratt Institute di Brooklyn e divenne un’illustratrice. Pubblicò diversi libri e disegnò poster per eventi di vario tipo, ma non ottenne particolari riconoscimenti e non ebbe mai successo. Aprì con un’amica un piccolo negozio di stampe a Londra, ma l’impresa non funzionò.

Nei primi del Novecento, Pamela entrò a far parte dell’Ordine Ermetico della Golden rose_cross_lamen-copiaDawn, dove incontrò Arthur Edward Waite. Presso la Golden Dawn, i tarocchi venivano utilizzati come percorso iniziatico, e non per la divinazione. Waite progettava da tempo di creare un mazzo che rispecchiasse gli insegnamenti dell’Ordine, e Pamela si rivelò l’artista giusta per realizzarlo. La istruì sulla simbologia che doveva essere contenuta nei 22 arcani maggiori, per la maggior parte basandosi sui già editi tarocchi di Marsiglia e sulla kabballah, ma la lasciò libera di rappresentare come meglio credeva gli arcani minori e le carte di corte. Le illustrazioni di Pamela avrebbero letteralmente rivoluzionato il modo di approcciare e interpretare i tarocchi.

Il tentativo di rappresentare gli arcani minori attraverso immagini e non solo con i simboli dei quattro semi (Spade, Coppe, Denari e Bastoni), fu sperimentato per la prima volta nel 1491 con i tarocchi Sola-Busca, un mazzo alchemico rimasto nell’ombra fino a qualche anno fa. Pamela si ispirò al mazzo Sola-Busca, che era stato parzialmente esposto in un museo di Londra, per rappresentare due degli arcani minori, e per i restanti disegni attinse al suo ricco immaginario e alla sua fantasia, introducendo elementi teatrali e scene di vita quotidiana in un’ambientazione medievale. 

Illustrare le 78 carte dei tarocchi non è un progetto semplice e può richiedere molto tempo, come nel caso del mazzo di Aleister Crowley, disegnato da Lady Frieda Harris nell’arco di anni, ma Pamela ebbe a disposizione solo cinque o sei mesi per ultimare il lavoro e, come lei stessa ammetterà in una lettera al suo agente, fu ricompensata con una cifra ridicola. Nonostante la qualità e la magia di quelle 78 immagini, il nome di Pamela non è conosciuto. Il mazzo più popolare e più utilizzato nella storia dei tarocchi è stato stampato  nel 1909 col nome Rider Waite e con questo nome si è affermato. Rider era l’editore che lo pubblicò e Waite colui che lo commissionò. Nessuna traccia del nome di chi lo disegnò.

Pamela Colman Smith passò tutta la vita alla ricerca di un riconoscimento, e suffragettesoprattutto di denaro, tema importante nell’esistenza dell’artista, che morirà pressoché senza un soldo. La situazione delle donne nell’Inghilterra post-vittoriana non era affatto semplice. Fu in quegli anni che si affermò il movimento delle Suffragette, a cui Pamela era vicina e con cui collaborò fornendo poster, locandine e immagini. Le donne dovettero attendere fino al 1918 per vedersi riconosciuto il diritto di voto, e soltanto per quelle maggiori di trent’anni e mogli di un capofamiglia.

Proprio fra le donne Pamela disegnò i tarocchi che oggi tutti conosciamo, immersa nella magia dei simboli a Smallhythe Place, una tenuta ancora oggi visitabile nelle verdi campagne dell’Inghilterra, abitata all’epoca da attrici di teatro come Ellen Terry, cara amica di Pamela, altre artiste e donne comuni. Possiamo immaginare la vita quotidiana in quell’angolo di mondo: un giradischi che suona una musica leggera, un’atmosfera soffusa di festa e condivisione, le tele e i pennelli di Pamela, che cercava ispirazione in quei paesaggi colorati così ricorrenti nel mazzo dei suoi tarocchi. Un clima di libertà, dove quelle donne potevano concedersi il lusso di essere se stesse.

Pamela amava il teatro, altro tema importante del mazzo. Osservando attentamente i disegni, alcune figure sembrano in piedi su un palcoscenico con alle spalle i paesaggi della campagna inglese o i mari agitati di posti immaginari, luoghi della mente.

Dall’Enciclopedia dei Tarocchi Volume III, di Stuart R. Kaplan: “Pamela Colman Smith morì il 18 Settembre 1951 all’età di 73 anni, senza un soldo e nell’oscurità. Non ci fu nessun funerale a onorare la sua vita, nessuna informazione sulla sua morte nei giornali locali. Il luogo della sua sepoltura, se esistepamela1, è sconosciuto. Morì senza che i suoi disegni e i suoi libri ottenessero un successo finanziario, ma non smise mai di credere in se stessa. Tutti i suoi possedimenti vennero venduti all’asta – libri, manoscritti, quadri, anche le lettere personali – per estinguere i suoi debiti. Nonostante le sue istruzioni, la sua compagna ed erede fu privata di qualsiasi privilegio e tutto venne venduto a estranei. Se non fosse per il materiale rimasto da alcune esposizioni dei primi anni della sua carriera, tutto il suo lavoro sarebbe andato perso. Pamela Colman Smith sarebbe comunque stata del tutto dimenticata se non avesse dipinto le 78 immagini che compongono il mazzo conosciuto come Rider Waite. Più di sei milioni di copie sono tuttora in stampa. Senza dubbio sarebbe stupita e felice di sapere che oggi il suo mazzo tocca i cuori e le emozioni di milioni di persone.” 

L’opera di Pamela Colman Smithpixie_steiglitz accompagna la vita e le giornate di tanti appassionati di tarologia. L’eredità che ha lasciato Pamela ha un valore inestimabile. E’ stata una piccola grande donna che non si è mai sposata e non ha mai avuto una famiglia, ma ha dedicato la vita all’arte. Senza il suo lavoro, molte persone, tra cui il sottoscritto, non avrebbero mai cominciato a leggere i tarocchi.

A chi desiderasse approfondire la storia di Pamela, consiglio la lettura del libro I Segreti Dei Tarocchi Rider Waite Smith di Marcus Katz e Tali Goodwin, recentemente tradotto in italiano ed edito da Lo Scarabeo. Qualche anno fa è stato stampato un mazzo che celebra il centenario della pubblicazione dei tarocchi Rider Waite, e soprattutto la vita di Pamela. La nuova stampa è basata sui colori usati da Pamela ed è fedele all’originale di più di un secolo fa. Per questa edizione, il mazzo è finalmente stato chiamato Waite Smith, ed è acquistabile da solo o in un cofanetto che contiene un libro di foto inedite e informazioni sulla vita di Pamela, nonché il testo The Pictorial Key To The Tarot di Arthur Edward Waite. Potete trovarlo in libreria o acquistarlo su internet. 

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